Procedimento in camera di consiglio (volontaria giurisdizione)

Procedimento in camera di consiglio (volontaria giurisdizione)

Esempi di giurisdizione volontaria

La volontaria giurisdizione è la funzione delle corti di giustizia di ascoltare e risolvere, senza la forma di un processo in contraddittorio, alcune questioni di rilevanza giuridica che la legge ha posto nell’ambito dei suoi poteri.[1] La volontaria giurisdizione è la funzione delle corti di giustizia di ascoltare e risolvere, senza la forma di un processo in contraddittorio, alcune questioni di rilevanza giuridica che la legge ha posto nell’ambito dei suoi poteri.

Per l’articolo 3 del Codice di procedura civile ecuadoriano, “la giurisdizione volontaria è quella che si esercita su questioni che, per loro natura o per lo stato delle cose, si risolvono senza contraddizioni”[2] Per il professore cileno di diritto processuale, “la giurisdizione volontaria è quella che si esercita su questioni che, per loro natura o per lo stato delle cose, si risolvono senza contraddizioni”[2].

Per il professore cileno di diritto processuale Mario Mosquera Ruiz, la giurisdizione volontaria o atti giudiziari non contenziosi sono quelli che consistono in un’attività dello Stato, che risiede nei tribunali in virtù di un’espressa disposizione di legge, a condizione che non sorga alcun conflitto dovuto all’opposizione di legittimi contraddittori, in modo che questi emettano un parere su richiesta di una parte interessata per ottemperare ai vari scopi perseguiti dalla loro istituzione.[3] I tribunali sono anche responsabili della risoluzione di casi non soggetti alla legge.

Data Services (Italia) Srl, ADP Europe SA e ADP GSI SA, domanda vertente sull’interpretazione degli artt. 43 CE e 49 CE, la Corte (Quinta Sezione), composta dal sig. M. Wathelet, presidente di sezione, dal sig. C.W.A. Timmermans (relatore), dal sig. D.A.O. Edward, dal sig. P. Jann e dal sig. S. von Bahr, giudici; avvocato generale: sig. J. Mischo; cancelliere: sig.ra M.-F. Contet, amministratore, ha pronunciato il 10 ottobre 2002 una sentenza il cui dispositivo è del seguente tenore Contet, amministratore, per il cancelliere, ha pronunciato il 17 ottobre 2002 una sentenza il cui dispositivo è il seguente

Con la legge sull’adeguamento dei requisiti di forma del diritto privato e di altri requisiti ai moderni negozi giuridici (di seguito denominata legge sui requisiti di forma), il legislatore ha inteso adeguare il diritto privato tedesco allo sviluppo dei moderni negozi giuridici, allo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e alle direttive europee del 13 dicembre 1999 sull’istituzione di un quadro comunitario per le firme elettroniche e dell’8 giugno 2000 sul commercio elettronico21 .

Al Senato, il Partito Popolare ha presentato altri 19 emendamenti, che modificano anche un’altra data, in questo caso l’entrata in vigore delle aste volontarie e notarili, ora fissata per il prossimo ottobre.

La legge riformata sulla volontaria giurisdizione estende ai cancellieri dei tribunali altri poteri originariamente conferiti ai notai e ai conservatori dei registri immobiliari. Ad esempio, saranno responsabili di autorizzare la richiesta di crediti scaduti che fanno parte di un usufrutto e delle pratiche di demarcazione dei confini per le proprietà non registrate nel registro fondiario. Saranno inoltre responsabili delle aste elettroniche.

Il disegno di legge approvato dal Governo li autorizzava già a nominare i difensori giudiziari, a dichiarare le assenze e i decessi, gli atti di conciliazione e a nominare l’amministratore, il liquidatore o il revisore dei conti degli enti. Interverranno anche in altri atti come le dimissioni o la proroga dell’incarico di esecutore testamentario, la nomina dell’esecutore e l’approvazione della divisione dell’eredità.