Procedimento di delibazione

Procedimento di delibazione

Democrazia deliberativa

I contributi più importanti di questa proposta sono: la valorizzazione della storia clinica come elemento di base per lo studio e l’analisi del caso clinico; il riconoscimento della deliberazione prudente come asse fondamentale per lo studio delle situazioni problematiche; lo studio delle difficoltà intrinseche ed estrinseche che possono ostacolare o impedire il processo deliberativo; e che la metodologia proposta è chiara e semplice per l’identificazione e la scelta dei problemi morali da studiare e delle linee di azione per la loro risoluzione.

L’obiettivo di questo articolo di riflessione è studiare il metodo deliberativo per il processo decisionale in bioetica clinica presentato da Diego Gracia, una delle voci più riconosciute nel campo della bioetica spagnola. In questo articolo verranno analizzati i seguenti aspetti della sua proposta: i fondamenti bioetici, la deliberazione, il progetto umano, l’atto morale, il metodo decisionale, le difficoltà per la deliberazione e le critiche a questo metodo.

Il presente lavoro affronta il problema di come determinare il quadro in cui, secondo Aristotele, la deliberazione e i suoi risultati possono essere valutati: la decisione e l’azione conseguente. Il problema emerge principalmente a causa di quella che Aristotele chiama “indeterminazione della deliberazione”, poiché, in situazioni in cui le opzioni su cosa deliberare sono confuse, è difficile stabilire quale sia il quadro di riferimento che può essere utilizzato per determinare se la decisione risultante dalla deliberazione sia accurata o meno. Per affrontare questo problema, in primo luogo, distinguiamo tra deliberazione tecnica e morale. La distinzione viene fatta in termini di fini, perché nella deliberazione tecnica il fine è estrinseco all’azione stessa, e per questo è possibile offrire valutazioni diverse delle azioni realizzate. Nella deliberazione morale, invece, i fini sono solo intrinseci all’azione e sono determinati solo in funzione della loro connessione con la buona deliberazione. Quindi, è possibile stabilire un quadro normativo adeguato per valutare ogni deliberazione solo sulla base di un “modello di buona deliberazione”, stabilito dalla saggezza pratica, ed esteso anche alla comunità di cui il soggetto fa parte.

Il progetto qui presentato mira a discutere una questione centrale della teoria deliberativa con la quale si spera di contribuire alla discussione generale sullo sviluppo pratico della deliberazione. Finora, l’impatto della deliberazione sugli individui è stato studiato principalmente con riferimento a uno dei principi normativi chiave della deliberazione (le preferenze degli individui sono endogene). Tuttavia, è stata condotta una scarsa analisi del contesto stesso in cui avviene la deliberazione e della misura in cui la deliberazione porta a un processo di cambiamento nell’immaginario politico dei cittadini. Questo progetto si propone di 1) analizzare la complementarietà delle procedure habermasiane e rawlsiane nei processi politici concreti e 2) analizzare le preferenze dei cittadini nei confronti dei processi politici deliberativi.