
Il responsabile del procedimento nella pubblica amministrazione
Diritto della pubblica amministrazione
Queste azioni “ad extra” delle Amministrazioni sono espressamente menzionate nell’articolo 105 della Costituzione, che stabilisce che la legge disciplina l’audizione dei cittadini, direttamente o attraverso le organizzazioni e le associazioni riconosciute dalla legge, nel procedimento di formazione dei provvedimenti amministrativi che li riguardano, nonché il procedimento attraverso il quale devono essere prodotti gli atti amministrativi, garantendo, ove opportuno, l’audizione degli interessati.
In conformità con il quadro costituzionale sopra descritto, la presente legge disciplina i diritti e le garanzie minime che corrispondono a tutti i cittadini rispetto all’attività amministrativa, sia in termini di esercizio del potere di autoregolamentazione che di potere normativo e di iniziativa legislativa.
Esistono diversi precedenti legislativi in materia. Il legislatore ha fatto evolvere il concetto di procedimento amministrativo, adattando il modo di agire delle amministrazioni al contesto storico e alla realtà sociale di ogni momento. Oltre alla nota Legge di Azcárate del 19 ottobre 1889, la prima regolamentazione completa del procedimento amministrativo nel nostro ordinamento giuridico è contenuta nella Legge di procedura amministrativa del 17 luglio 1958.
I funzionari responsabili di fornire le informazioni corrispondenti all’area di loro competenza provvedono a un’infrastruttura adeguata, nonché all’organizzazione, alla sistematizzazione e alla pubblicazione delle informazioni di cui alla presente legge.
Tali organismi individuano, sotto la responsabilità del loro più alto rappresentante, il funzionario incaricato di fornire le informazioni richieste ai sensi della presente legge. Se questo funzionario non è stato designato, le responsabilità amministrative e penali ricadono sul segretario generale dell’istituzione o su chi ne fa le veci.
Se le persone giuridiche di cui al paragrafo precedente non sono in grado di soddisfare determinati requisiti e richieste per l’utilizzo, la fruizione o l’installazione di tali servizi, devono informare per iscritto i richiedenti che hanno presentato la richiesta dei motivi politici, tecnici o economici, nonché delle limitazioni esistenti e delle loro cause. Inoltre, sono tenuti a fornire le informazioni necessarie e le spiegazioni scritte agli utenti che ne facciano richiesta in merito alla tariffa del servizio loro applicata.
La legge 30/1992 riconosceva già il diritto degli interessati a non fornire documenti in possesso dell’amministrazione, o da essa redatti, ai procedimenti amministrativi. La base giuridica del trattamento dei dati personali da parte dell’amministrazione è il consenso dell’interessato, che si intende tacitamente concesso se l’interessato non si oppone espressamente.
Allo stesso modo, il Responsabile della protezione dei dati deve ricevere i reclami che l’AEPD decide di trasmettergli prima dell’avvio di un procedimento sanzionatorio. Il delegato deve comunicare la decisione adottata al titolare del trattamento e all’AEPD entro un termine massimo di un mese.
La decisione sanzionatoria dell’AEPD identificherà la posizione responsabile dell’infrazione, sarà notificata al trasgressore, al suo superiore gerarchico, all’Ombudsman e sarà pubblicata sul sito web dell’AEPD e sulla relativa rivista ufficiale.
Questi registri possono trattare dati personali strettamente necessari per l’adempimento delle loro finalità relative a reati e condanne penali e a illeciti e sanzioni amministrative, di cui devono essere informati in modo esplicito, chiaro e inequivocabile.