Cosè il procedimento amministrativo

Cosè il procedimento amministrativo

Che cos’è un processo amministrativo?

Miguel Acosta Romero definisce: “il processo è l’insieme di atti compiuti in conformità a determinate regole, che hanno unità tra loro e perseguono uno scopo, che è la risoluzione di un conflitto, il ripristino di un diritto o la risoluzione di una controversia precostituita, mediante una sentenza (1)” in contrapposizione a “il procedimento è un insieme di atti compiuti in conformità a determinate regole per produrre un atto”. Entrambi sono atti che devono rispettare formalità e requisiti essenziali, la differenza sta nel fatto che il processo cerca di risolvere un conflitto mentre la procedura stabilisce solo il modo in cui un atto deve essere eseguito (2).

Royo Villanova considera il procedimento amministrativo come una garanzia giuridica: “La necessità di osservare determinate forme è giustamente considerata come una garanzia che il contenuto è conforme alla legge (6)”.

Si è ritenuto che non debba esistere una legge che stabilisca in modo definitivo come debba essere la procedura amministrativa, poiché, come abbiamo studiato, il diritto amministrativo è troppo ampio ed è molto difficile codificarlo.

[Processo di formazione della dichiarazione di volontà, desiderio o conoscenza su cui si basa un atto amministrativo, i cui vizi possono dar luogo alla nullità o all’annullamento degli atti prodotti. La sua regolamentazione di base è di competenza dello Stato, fatte salve le specializzazioni procedurali che possono sorgere a causa della materia.

(Diritto amministrativo) Procedura seguita davanti alle giurisdizioni amministrative, regolata da norme specifiche caratterizzate dall’importanza degli elementi scritti rispetto a quelli orali, nonché dalle sue caratteristiche inquisitorie. V. Procedura inquisitoria.

L’attività giuridica non è di solito un’attività semplice, e per raggiungere un fine non è di solito sufficiente compiere un singolo atto, ma è piuttosto necessaria una serie di atti che, uniti insieme, portano al fine desiderato. Questa combinazione di atti si chiama procedimento, che CARNELUTI ha definito come il “tipo di combinazione di atti i cui effetti giuridici sono causalmente collegati tra loro”. Il procedimento amministrativo è quindi la procedura per lo svolgimento della funzione amministrativa e, più specificamente, il modo in cui vengono prodotti gli atti amministrativi. La relazione dell’ex L.P.A. lo definisce “il canale formale della serie di atti in cui si concretizza l’azione amministrativa per il raggiungimento di un fine”.

Il procedimento amministrativo[1] è una causa formale della serie di atti in cui l’azione amministrativa prende forma per il raggiungimento di uno scopo specifico; in cui vengono fissati gli obiettivi e le finalità da raggiungere. Lo scopo essenziale del procedimento è l’emanazione di un atto amministrativo al servizio di interessi generali e non necessariamente la risoluzione di una pretesa esterna, come avviene nei procedimenti amministrativi.

Il procedimento amministrativo si configura come uno strumento al servizio dell’efficienza dell’amministrazione, in quanto serve a raccogliere tutti i fatti rilevanti e le basi giuridiche per la decisione, e allo stesso tempo come garanzia per il cittadino che l’amministrazione non agirà in modo arbitrario, ma in modo oggettivo e seguendo le linee guida del procedimento stabilito nei regolamenti, che, d’altra parte, la parte amministrata può conoscere e a cui può partecipare quando in esso vengono risolte questioni che riguardano i suoi diritti o interessi. Entrambe le funzioni del procedimento sono particolarmente importanti quando l’amministrazione esercita poteri discrezionali, poiché il procedimento seguito e il fascicolo formato con esso serviranno per il controllo giudiziario dell’azione amministrativa. Le procedure amministrative sono quelle che vengono eseguite per fornire una soluzione e controllare determinati scopi.