Costo asseverazione congruità prezzi

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Nia 500

Il principio di elasticità in ambito costituzionale viene analizzato in questo saggio al fine di stabilire delle linee guida sulla sua applicazione nel campo dei diritti fondamentali. Il tema proposto ci spinge a lavorare sulle differenze di applicazione in relazione al Diritto Civile, al Diritto Penale e ad altre discipline rilevanti, oggettivamente sulla base di diverse sentenze di natura costituzionale relative a controversie su crediti urgenti, convincendoci della rilevanza di un’analisi della portata innovativa conferita da questo principio.

È importante precisare, in relazione alla dimensione di questo principio costituzionale, che non si tratta di un potere deus ex machina[2] del giudice costituzionale, ma di una valutazione interpretativa straordinaria che consente di superare i margini del principio di congruenza processuale, presupposto fondamentale del procedimento nei tribunali ordinari.

In questo modo, sviluppiamo l’impatto costituzionale di varie sentenze dell’interprete della Magna Carta, in decisioni che definiscono linee di argomentazione di interesse per la magistratura nel suo complesso. Al termine dell’analisi, elenchiamo una serie di criteri procedurali che, in sintesi, cercano di guidare il giudice costituzionale nell’emanazione delle delicate decisioni da emettere quando sono in gioco principi e diritti. Questo è il valore aggiunto di questo lavoro.

L’ISA 520 tratta le procedure di revisione analitiche, necessarie per ottenere elementi probativi pertinenti e affidabili sulla ragionevolezza del bilancio a supporto del giudizio di revisione.

Imparare quando devono essere eseguite; quali protocolli di verifica il revisore deve seguire quando le esegue; quali protocolli analitici sostanziali sono previsti e quali esistono; l’indagine dei risultati di tali procedure in caso di scostamenti o incoerenze; e quali sono i test dettagliati.

Queste procedure analitiche sono tipicamente pianificate per una data vicina alla data di riferimento del bilancio, per consentire al revisore di avere una comprensione complessiva del comportamento dei dati e delle asserzioni chiave del bilancio oggetto di revisione. L’esame analitico consiste nell’analisi di tendenze, relazioni e comportamenti significativi, che derivano principalmente da informazioni finanziarie e non finanziarie.

Risoluzione del 25 ottobre 2006 della Direzione Generale dei Registri e del Notariato, nel ricorso presentato dal notaio di Barcellona, Tomás Giménez Duart, contro il rifiuto del Conservatore dei Registri Immobiliari n. 20 della suddetta capitale di registrare un atto di leasing finanziario di un determinato immobile.

Per incongruenza del giudizio di sufficienza rilasciato dal notaio rogante con i poteri risultanti dall’attestazione riportata nell’atto, in quanto insufficienti a consentire al soggetto che interviene in qualità di rappresentante del locatario finanziario di compiere le operazioni contenute nell’atto presentato. Di conseguenza, sono confermati il primo dei difetti della precedente nota di qualificazione e le clausole escluse.

Per giustificare la sua posizione, il cancelliere cita decine di sentenze e decisioni, la maggior parte delle quali non correlate al caso in questione. Proprio da questa giurisprudenza sull’ambito di applicazione dell’articolo 98 della legge 24/2001, recentemente modificato dalla legge 24/2005, si può dedurre che il notaio deve esprimere un giudizio coerente con l’attività effettivamente documentata nell’atto. E così, se si trattasse di un atto di vendita, non sarebbe sufficiente che il notaio giustificasse la sufficienza del fatto che la persona che compare è autorizzata a ipotecare. Null’altro risulta dalla giurisprudenza che il cancelliere ha faticosamente raccolto.