Detrazioni impianti fotovoltaici

Detrazioni impianti fotovoltaici

Credito d’imposta Ibi per impianti fotovoltaici

Un credito d’imposta è una riduzione, dollaro per dollaro, dell’importo dell’imposta sul reddito che altrimenti sarebbe dovuta al governo. Ad esempio, la richiesta di un credito fiscale federale di 1.000 dollari riduce di 1.000 dollari l’imposta federale sul reddito dovuta. Il credito d’imposta federale è talvolta chiamato credito d’imposta sugli investimenti, o ITC, sebbene sia diverso dall’ITC offerto alle imprese che possiedono impianti solari.

Il credito solare residenziale federale è un credito d’imposta che può essere richiesto sulle imposte federali sul reddito per una percentuale del costo di un impianto solare fotovoltaico pagato dal contribuente (anche altri tipi di energia rinnovabile possono beneficiare di crediti simili, ma non rientrano nell’ambito di questa guida).

) Gli impianti solari fotovoltaici installati nel 2020 e nel 2021 possono beneficiare di un credito d’imposta del 26%. Nell’agosto del 2022, il Congresso ha approvato un’estensione dell’ITC, portando lo sconto al 30% per le installazioni ITC tra il 2022 e il 2032 (anche i sistemi installati entro il 31 dicembre 2019 potevano beneficiare di un credito d’imposta del 30%). Si ridurrà al 26% per i sistemi installati nel 2033 e al 22% per i sistemi installati nel 2034. Il credito d’imposta scadrà a partire dal 2035, a meno che non venga rinnovato dal Congresso.

10.15.28 Per gli investimenti in impianti per l’autoconsumo di energia elettricaIl contribuente può detrarre il 20 per cento dell’importo delle somme investite in impianti nell’abitazione principale e in impianti collettivi nell’edificio destinati a uno degli scopi indicati di seguito, purché non siano connessi all’esercizio di un’attività economica:

– La detrazione richiederà il riconoscimento preventivo dell’Amministrazione autonoma. A tal fine, l’Instituto Valenciano de Competitividad Empresarial (IVACE) rilascerà il corrispondente certificato di accreditamento.

La base per questa detrazione è costituita dagli importi effettivamente pagati nell’anno dal contribuente. Nel caso di un’abitazione di proprietà di una comunità di proprietari, le spese per la casa familiare sono imputabili a entrambi i coniugi, indipendentemente da chi le paga effettivamente o da chi di loro figura come intestatario della fattura. In regime di separazione dei beni, l’imputazione della spesa all’uno o all’altro coniuge o a entrambi deve essere effettuata in base a chi ha effettivamente sostenuto la spesa. Nel caso di pagamenti derivanti da finanziamenti ottenuti da una banca o da un istituto finanziario, si considera che l’ammortamento del capitale di ciascun anno, ad eccezione degli interessi, faccia parte della base di deduzione, ad eccezione degli interessi.

Vediamo ora in cosa consiste il bonus per le ristrutturazioni edilizie, che comprende anche gli incentivi per l’installazione di un impianto fotovoltaico anche nel 2020 o gli sgravi fiscali per il fotovoltaico o gli sgravi fiscali per gli impianti fotovoltaici.

È inoltre possibile usufruire della detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per i lavori iniziati dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre. L’estensione è valida sia per gli interventi sulle singole unità immobiliari sia per la ristrutturazione di parti comuni di edifici condominiali. Si noti che la detrazione per l’impianto fotovoltaico rientra nelle ristrutturazioni edilizie e non nelle detrazioni per il risparmio energetico.

Inoltre, la detrazione deve essere suddivisa in 10 rate annuali di pari importo. La Legge di Bilancio 2020 proroga le detrazioni fino al 31.12.2020 e gli interventi per il Superbonus fino al 30.06.2021, e analogamente a quanto già previsto per la riqualificazione energetica degli edifici, prevede anche che chi usufruisce dei bonus debba trasmettere telematicamente all’Enea alcuni dati relativi alla tipologia di interventi effettuati.