
Si contemplano nei contratti
Caratteristiche del contratto di lavoro pdf
I datori di lavoro e gli studi legali del lavoro avvertono dell’incertezza giuridica e della mancanza di informazioni sul nuovo divieto di licenziamento a causa dei prezzi dell’energia, parallelamente all’adeguamento ai nuovi contratti della riforma del lavoro.
Il provvedimento stella della legislatura del Governo, la controversa riforma del lavoro, è in vigore dal 31 dicembre, ma questo giovedì segna la fine della “vacatio legis” concessa per adeguarsi al nuovo quadro contrattuale, che entra in vigore oggi in un panorama di incertezza e insicurezza giuridica anche a causa del nuovo divieto di licenziamento per motivi legati all’aumento dei prezzi dell’energia.
È quanto denunciano le organizzazioni dei datori di lavoro, le organizzazioni sindacali e gli avvocati del lavoro consultati da Economía Digital, in concomitanza con l’entrata in vigore del nuovo quadro contrattuale della riforma del lavoro dopo il periodo di transizione di tre mesi, che, in linea di massima, generalizza il contratto a tempo indeterminato e limita notevolmente i contratti temporanei.
Il punto di partenza è l’esistenza di tre tipi di contratto: a tempo indeterminato, a tempo determinato e di formazione. Questo viene presentato come una limitazione della pluralità di figure tradizionalmente presenti nel nostro diritto; ma si tratta piuttosto di una riorganizzazione della pluralità di contratti in tre grandi categorie, cosa che di fatto esisteva già prima.
L’aspetto veramente innovativo è la scomparsa delle tre fattispecie tradizionali di contratto temporaneo, sostituite da due nuove fattispecie che prescindono dalla specificità dell’opera o del servizio. Ora ci saranno solo due modalità, una per la sostituzione dei lavoratori e l’altra dovuta alle circostanze della produzione. All’interno di queste circostanze di produzione, si distingue tra circostanze “imprevedibili” (picchi di produzione inattesi) e “prevedibili”, che devono essere di durata molto breve. Ciò significa che uno degli strumenti più utilizzati dalle aziende, il contratto per un lavoro o un servizio specifico, non è più un’opzione per loro.
Anche in questo caso si risponde all’esigenza di semplificare le formalità e quindi di ridurre la burocrazia per gli offerenti e di migliorare l’accesso delle PMI. Il processo di gara dovrebbe essere reso più semplice, con l’idea di ridurre l’onere amministrativo per tutti gli operatori economici coinvolti in questo settore, a vantaggio sia degli offerenti che delle amministrazioni aggiudicatrici.
Vengono introdotte regole più severe a beneficio sia delle aziende che dei loro dipendenti, in modo che le nuove norme inaspriscano le disposizioni in materia nelle cosiddette offerte “anormalmente basse”. Pertanto, è stabilito che le amministrazioni aggiudicatrici rifiuteranno le offerte se ritengono che siano anormalmente basse perché non rispettano gli obblighi ambientali, sociali o lavorativi applicabili.
Le principali novità di questa legge sono state introdotte in tutti i suoi articoli, ad eccezione del regime giuridico specifico corrispondente agli appalti di lavori, forniture e servizi, le cui disposizioni non hanno incluso, se non in materie molto specifiche, riforme eccessive.