Rinnovo contratti pubblici news

Rinnovo contratti pubblici news

Contratto d’opera

In questo contesto, l’OSIPTEL presenterà la sua relazione di valutazione che include la valutazione del regolatore sul grado di conformità di Telefónica agli obblighi derivanti dal contratto e alle leggi del Paese. Il raggiungimento degli obiettivi di copertura, la qualità del servizio all’utenza, le violazioni della normativa vigente, l’impatto sulla concorrenza, il rispetto del pagamento di canoni, tariffe e contributi, tra le altre ipotesi di infrazione che hanno generato sanzioni o violazioni amministrative, che pur essendo state messe in discussione nell’ambito delle corrispondenti procedure di contraddittorio, sono state ratificate dagli organi competenti come inadempienze imputabili al concessionario (cioè, sono già state acconsentite e sono passate in giudicato).

Il Consiglio dei Ministri, nella sua riunione odierna, ha approvato il regio decreto legge che adotta misure urgenti nell’ambito del Piano nazionale di risposta alle conseguenze economiche e sociali della guerra in Ucraina, che comprende l’estensione della limitazione straordinaria dell’aggiornamento annuale del canone di locazione dei contratti di affitto delle abitazioni che impedisce aumenti superiori al 2%.

Grazie a questa misura, il locatario di un contratto di affitto di residenza abituale il cui canone deve essere aggiornato a causa della scadenza del corrispondente periodo annuale di validità di tale contratto, dall’entrata in vigore del Regio Decreto Legge fino al 31 dicembre 2022, potrà negoziare con il locatore l’aumento del canone di affitto per il contratto di affitto, può negoziare con il locatore l’aumento da applicare in questo aggiornamento annuale del canone di locazione, stabilendo che, in mancanza di un accordo, il canone del contratto non può essere aggiornato al di sopra della variazione subita dall’Indice di Garanzia di Competitività, un indice che attualmente è pari al 2% e che non può superare questa percentuale in base alla sua definizione.

Al di là dell’impatto sull’economia complessiva, le misure di contenimento sanitario comportano una temporanea riduzione dell’attività economica e sociale per il tessuto produttivo e sociale, limitando la mobilità e paralizzando l’attività di numerosi settori, con significative perdite di reddito per famiglie, lavoratori autonomi e imprese.

L’impatto finale dell’attuale situazione di emergenza dipenderà, in larga misura, dalla mobilitazione delle risorse nazionali e dell’Unione Europea e dal coordinamento delle politiche di bilancio, monetarie, finanziarie e strutturali.

In queste circostanze eccezionali, la politica economica deve essere orientata a proteggere i posti di lavoro, ad aiutare i più vulnerabili e a mantenere il tessuto produttivo. Si dovrebbe incoraggiare un rapido ritorno alla normalità una volta ripristinate le condizioni di mobilità e revocate le misure di contenimento.

All’interno dell’Unione Europea e a livello internazionale, attraverso il G20, il FMI, l’OCSE e altri organismi, la comunità internazionale sta cercando di coordinare le proprie azioni, condividendo misure e buone pratiche e mettendo in atto azioni per sostenere gli sforzi compiuti, presentando piani d’azione congiunti. A livello europeo, gli Stati membri hanno adottato misure fiscali a sostegno dell’economia per un importo pari a quasi il 2% del PIL dell’area dell’euro e hanno avviato programmi di erogazione di liquidità a sostegno di lavoratori e imprese per un importo pari al 13% del PIL complessivo. La BCE ha adottato misure eccezionali per sostenere l’economia europea, anche attraverso il programma di acquisto di emergenza per le pandemie (PEPP) da 750 miliardi di euro, la Commissione europea ha preso la decisione di attivare la clausola di salvaguardia del Patto di stabilità e crescita e la Banca europea per gli investimenti ha proposto ulteriori importanti azioni per estendere la fornitura di garanzie alle imprese europee.