
Contratti fornitura energia elettrica
Richieste di risarcimento per l’elettricità
In via eccezionale e durante lo stato di allarme, i punti di fornitura di energia elettrica di proprietà dei lavoratori autonomi possono sospendere o modificare temporaneamente i loro contratti di fornitura, o le loro proroghe, per contrattare un’altra offerta alternativa, con l’obiettivo di adattare i loro contratti ai loro nuovi modelli di consumo, senza incorrere in alcun addebito a titolo di penale.
Entro tre mesi dalla cessazione dello stato di allarme, il consumatore può richiedere la modifica del proprio contratto di fornitura o la modifica dei parametri tecnici del contratto di accesso alla rete di terzi previsto nella sezione precedente.
Una volta cessato lo stato di allarme, entro tre mesi, il titolare del punto di fornitura che ha richiesto la modifica della capacità contrattuale o dello scaglione di pedaggio di accesso può richiedere l’aumento della portata o la modifica dello scaglione di pedaggio senza limiti di tempo o costi di alcun tipo.
No. La nuova attivazione non comporta il pagamento di spese di allacciamento o di connessione, a meno che non sia necessario mettere in funzione l’impianto a seguito di un precedente arresto e messa in sicurezza dello stesso.
Mettiamo a disposizione di ciascuno dei nostri clienti la nostra vasta esperienza nel settore dell’energia, tenendo conto della loro situazione, delle loro esigenze e della loro politica di rischio, con l’obiettivo di ottenere la contrattazione dei migliori prezzi e condizioni alternativi per la fornitura di energia elettrica. Il nostro obiettivo è quello di fornire una consulenza personalizzata sui contratti di fornitura di energia elettrica con l’obiettivo di ridurre i costi del cliente, illustrando ai nostri clienti i diversi tipi di contratto, le particolarità di ciascun fornitore, la copertura del rischio e la volatilità del prezzo nel breve e medio termine.
ai diritti dei consumatori (garantire che siano adeguatamente informati sul loro consumo effettivo di energia e sui costi con una frequenza che consenta loro di regolare il proprio consumo di elettricità o gas, dando loro il diritto di cambiare fornitore in qualsiasi momento e di ricevere la bolletta finale entro tre mesi dal cambio di fornitore).
Il programma Ignalina prevede l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, a cui viene attribuito un coefficiente di ponderazione del 45%, essendo irrilevante a questo proposito il fatto che questo criterio non raggiunga necessariamente l’obiettivo perseguito.
Il programma Ignalina comprende, tra l’altro, misure di sostegno alla disattivazione della centrale nucleare di Ignalina senza deteriorare la sicurezza nucleare, misure di sostegno alle autorità di sicurezza nucleare per quanto riguarda le valutazioni di sicurezza e l’approvazione dei progetti di disattivazione, misure per la riqualificazione ambientale in linea con l’acquis e misure per la riduzione delle emissioni di CO2.