Contratti di lavoro autonomo

Contratti di lavoro autonomo

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Quando una persona intende iniziare a lavorare, può scegliere se lavorare in un’azienda gestita da un datore di lavoro o creare un’azienda da sé, nel primo caso lavorando come dipendente e nel secondo come lavoratore autonomo.

Se si decide di lavorare per un’altra persona, si può parlare di rapporto di lavoro. Affinché esista un rapporto di lavoro, devono essere soddisfatte le caratteristiche indicate nell’immagine; quando si esamina ogni caratteristica, se ne comprende il significato:

Ci sono momenti in cui è molto difficile individuare se un rapporto è autonomo o dipendente, come nel caso dei rider delle società di messaggistica in applicazioni come GLOVO o DELIVEROO, che nel 2021 sono riusciti a farsi riconoscere come falsi lavoratori autonomi.

Un falso lavoratore autonomo deve essere registrato come tale per lavorare in un’azienda in cui ha un rapporto di dipendenza e retribuito, cioè dovrebbe essere realmente un lavoratore dipendente e avere gli stessi diritti di un dipendente: ferie, riposo settimanale, indennità per la cessazione del rapporto, settimana lavorativa di 40 ore, ecc.

Il lavoro autonomo o freelance è il lavoro svolto da una persona fisica direttamente e abitualmente a scopo di lucro senza l’organizzazione o la gestione di un’altra azienda, indipendentemente dal fatto che offra o meno lavoro a terzi come dipendente.

Il concetto di lavoro autonomo è uno dei più ricorrenti, quindi oggi torniamo alle basi e facciamo un ripasso per tutti coloro che si affacciano al mondo della finanza o dell’amministrazione aziendale.

Questo tipo di lavoro comporta normalmente una responsabilità illimitata, il che significa che qualsiasi situazione che comporti un costo che l’azienda non può sostenere deve essere coperta dal lavoratore autonomo. Ciò implica che il patrimonio personale e il patrimonio aziendale si riferiscono agli stessi beni e proprietà.

Il contributo 2018 che tiene conto della copertura per incapacità temporanea (TI) è pari al 29,8% della base contributiva. La copertura per incapacità temporanea è obbligatoria per tutti i lavoratori autonomi.

Legge 31/2015, del 9 settembre, che modifica e aggiorna la normativa sul lavoro autonomo e adotta misure per incoraggiare e promuovere il lavoro autonomo e l’economia sociale.vedi testo consolidato

Queste politiche hanno portato all’attuazione di diverse azioni rivolte a un gruppo che, al 31 dicembre 2014, comprendeva più di tre milioni di lavoratori autonomi (3.125.806) e rappresentava il 18,5% del numero totale di lavoratori iscritti alla Sicurezza sociale. Di questi, 1.945.548 sono lavoratori autonomi, di cui quasi il 20,4% (398.477) ha lavoratori a contratto (775.590).

Tra queste, la Legge 3/2012, del 6 luglio, sulle misure urgenti per la riforma del mercato del lavoro, che ha introdotto il Contratto di sostegno per gli imprenditori; la Strategia per l’imprenditorialità e l’occupazione giovanile 2013-2016, che ha portato all’implementazione dell’aliquota forfettaria di 50 euro per i contributi previdenziali dei nuovi lavoratori autonomi; Legge 14/2013, del 27 settembre, sul sostegno agli imprenditori e alla loro internazionalizzazione; o Regio Decreto-Legge 1/2015, del 27 febbraio, sul meccanismo di seconda opportunità, sulla riduzione degli oneri finanziari e su altre misure sociali.